Leonardo Fabbri e Catalin Tecuceanu. Se era scontato che fossero loro i protagonisti del Grifone Meeting-Città di Asti, andato in scena il 23 maggio al Campo Scuola della città piemontese, i risultati sono andati al di là di ogni ottimistica previsione. Il pesista toscano ha avvicinato il suo recente primato personale di 22,95, lanciando la palla da 7 chili e 260 grammi a 22 metri e 91 centimetri, con una serie impressionante con altri due lanci oltre i 22 metri: 22,12 e 22,09. «Pensavo che fosse oltre i 23 – ha commentato – L’obiettivo di questa gara era superare i 22 al primo lancio: non ci ero mai riuscito finora e sono contento di avercela fatta».
Tecuceanu, pochi giorni dopo il primato personale ottenuto a Londra (1’44”22) aveva scelto Asti per sfruttare ancora il suo momento di forma straordinario. Non è stata una scelta sbagliata: Tecuceanu ha chiuso in 1’44”01, riprendendosi la miglior prestazione europea dell’anno che gli avevano sottratto il britannico Jake Whigtman (1’44”10) e il francese Yanid Meziane (1’44”13). «In Europa stiamo andando tutti fortissimo – ha detto Catalin dopo la gara – ma ormai vado in gara sempre più consapevole. Sto bene perché ho lavorato bene, so quanto valgo e non ho più paura di nessuno. Agli Europei di Roma mancano due settimane, ci vado per fare qualcosa di importante».
Catalin, passato ai 400 metri in meno di 51” dietro al pacemaker Michele Tricca (49”97), ha chiuso nella scia del keniano Aaron Kemei Cheminingwa, andato a vincere in 1’43”56, miglior prestazione mondiale dell’anno. I due si ritroveranno in pista ai Giochi di Parigi. «Alle Olimpiadi ci penseremo dopo gli Europei», dice Tecuceanu, risalito all’ottavo posto nelle liste mondiali del 2024, che non nasconde di avere nel mirino il record italiano di Marcello Fiasconaro, 1’43”7 nel lontanissimo 1973. «Quando corro non penso mai al tempo che devo fare – racconta l’azzurro – ma ormai ci siamo». Buona anche la prova di Francesco Pernici: 1’45”61 per un quinto posto alle spalle della medaglia d’argento olimpica Ferguson Rotich (1’45”07) e al britannico Callum Dodds (1’45”36)
Interlocutoria, invece, la prova di Samuele Ceccarelli. Il campione europeo 2023 dei 60 metri, con alle spalle un solo mese di preparazione dopo un infortunio, ha chiuso i 100 in 10”50. La gara è stata vinta dal camerunense Emmanuel Eseme in 10”10 con vento praticamente nullo (-0,1 m/s). Nei 100 metri paralimpici, 14”68 nella categoria T63 per la campionessa e primatista mondiale e paralimpica Ambra Sabatini.
Le altre gare hanno regalato alcune ottime prestazioni nel mezzofondo: nei 5000 femminili bel testa testa tra l’ugandese Ester Chebet e Federica Del Buono. L’azzurra ha retto il ritmo dell’africana fino ai 200 metri conclusivi per chiudere al secondo posto con il nuovo personale a 15’00”90, dodici secondi in meno rispetto al primato precedente, quarta prestazione italiana di tutti i tempi. L’ugandese ha vinto in 15’00”18. Negli 800 femminili, dietro a un podio tutto di marca keniana – con Naomi Korir arrivata al personale di 1’59”19 – buon miglioramento delle azzurre: Laura Pellicoro ha chiuso in 2’02”68, trascinando la junior Gloria Kabangu a un ottimo 2’02”69. Nei 1500 maschili, vinti in 3’36”66 dal sudafricano Tshepo Tshite, più che discreti gli azzurri Mohad Abdikadar (3’37”04) ed Ossama El Kabbouri (3’38”28, primato personale).
Condizionate da un temporale le prove dei 400 (46”22 per l’ucraino Oleksandr Pohorilko , 52”45 per l’olandese Lisanne De Vitte), dell’alto (Asia Tavernini, 1,82) e del triplo femminile (Veronica Zanon, 13,37), i concorsi hanno visto il portoghese Gerson Balde vincere con 7,89 la prova del lungo dedicata a Primo Nebiolo, l’azzurra Virginia Scardanzan (4,25) imporsi nel’asta a parità di misura con Sonia Garavisi.
In chiusura del meeting, tra gli applausi del pubblico rimasto in tribuna e dei curiosi affacciati ai balconi dei palazzi adiacenti il campo, il campione italiano del salto con l’asta Simone Bertelli si è migliorato superando i 5,61 alla terza prova. Una misura che potrebbe consentire al torinese, lo scorso anno campione europeo under 20, di partecipare agli ormai imminenti Europei di Roma.